Mia cara amica,
la maggior parte delle persone tende ad associare sintomi come il bruciore e il dolore durante la minzione a un’infezione delle vie urinarie (nota anche come IVU).
Ma, ahimè, non è sempre così, e se hai deciso di aprire questo articolo significa che anche tu hai qualche dubbio al riguardo.
Vediamo dunque di approfondire insieme. ❤️
Come ti ho anticipato poco fa, sono tante le persone convinte che il bruciore o il dolore durante la minzione siano una conseguenza inevitabile di una infezione delle vie urinarie (IVU). In realtà, molte infezioni del tratto urinario non provocano dolore nella minzione e alcune persone sono completamente asintomatiche.
Tuttavia, anche in assenza di disuria – ovvero difficoltà a urinare e minzione dolorosa –, le IVU possono essere fastidiose e persino pericolose se non trattate. Ecco perché è fondamentale scoprirne le cause, sapere come prevenire queste infezioni e conoscere la diagnosi più precisa.
Ma non temere, oggi affronteremo questi temi insieme!
Dunque, le infezioni delle vie urinarie si sviluppano quando i batteri entrano nel tratto urinario attraverso l’uretra e si dirigono verso la vescica, i reni o altre strutture del tratto urinario, sviluppando appunto un’infezione. Sebbene le IVU siano più comuni nelle donne che negli uomini, chiunque, a qualsiasi età, può sviluppare un’IVU, inclusa la cistite.
Tra le cause e i fattori di rischio più comuni vi sono:
Leggi anche: Lo stretto legame tra vulvodinia e cistite
In linea di massima, sì.
Molti pazienti sviluppano IVU non dolorose, anche se la maggior parte degli uomini e delle donne presenta almeno un altro sintomo comune, come febbre, urine maleodoranti o affaticamento.
Per questo motivo, risulta ancora più essenziale imparare a riconoscere i sintomi di una IVU: anche se abbiamo detto che ci sono dei casi asintomatici, la maggior parte delle persone che soffre di un’infezione delle vie urinarie – cistite compresa – lamenta almeno uno (o più) dei sintomi che ti sto per elencare:
Oltre ai sintomi e ai segni che il paziente può avere, ci sono degli esami specifici che possono aiutare nella diagnosi.
Il primo tra tutti è l’analisi delle urine per verificare la presenza di particelle di sangue, pus o batteri: in alcuni casi può essere richiesta una coltura batterica dell’urina. Se però vuoi avere una conferma in più, prima delle analisi dallo specialista, puoi optare per gli stick urine.
Aspetta, gli stick cosa? 🤨
Si tratta di striscioline che cambiano colore se rilevano la presenza di batteri nell’urina.
Nei casi più gravi, lo specialista può decidere di ricorrere alla cistoscopia, a radiografie o ultrasuoni, così da escludere altre cause di infiammazione della vescica, come tumori o anomalie delle strutture interne.
In particolare, la cistoscopia è un esame in cui lo specialista inserisce un cistoscopio – un piccolo tubo con una luce e una telecamera – nella vescica attraverso l’uretra per visualizzare il tratto urinario e vedere i segni della cistite.
Detto questo, come trattare la cistite? Diciamo che sono due le vie percorribili.
La cistite batterica viene trattata principalmente con antibiotici per arrestare l’infezione.
Se si tratta di una prima infezione, i sintomi possono migliorare anche nel primo giorno di assunzione di antibiotici. Tuttavia, è bene che il paziente assuma gli antibiotici per tre giorni o una settimana, a seconda della gravità dei sintomi. Infatti, è importante che il trattamento antibiotico sia completato secondo le dosi raccomandate dallo specialista e che l’infezione sia completamente eliminata.
Se invece parliamo di infezioni ricorrenti, il medico può consigliare un ciclo di antibiotici più lungo o indirizzare il paziente a uno specialista in urologia o nefrologia per ulteriori valutazioni.
E invece, qual è la seconda via percorribile? 🧐
Molte donne sono andate alla ricerca di una soluzione naturale che permettesse loro di non dover assumere ulteriori antibiotici, e hanno trovato la risposta nel D-mannosio.
Che cos’è?
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Ti abbraccio forte da qui,
Lorenza
Leggi anche: Trattare la cistite con il bicarbonato: una scelta sensata o una pessima idea?
Posso avere una cistite senza provare bruciore?
In linea di massima sì. Molti pazienti sviluppano infezioni delle vie urinarie (IVU) non dolorose, anche se la maggior parte degli uomini e delle donne presenta almeno un altro sintomo comune, come febbre, urine maleodoranti o affaticamento.
Quali sono i sintomi comuni di un’infezione delle vie urinarie?
La maggior parte delle persone che soffre di un’infezione delle vie urinarie, cistite compresa, lamenta almeno alcuni dei seguenti sintomi: dolore durante la minzione, bruciore durante la minzione, dolore pelvico, sensazione di bisogno costante di urinare, febbre, brividi di freddo, nausea o vomito, stanchezza, sensazione di malessere generale, urine torbide, urina maleodorante o fortemente odorosa.
Come si tratta la cistite batterica?
La cistite batterica viene trattata principalmente con antibiotici per arrestare l’infezione. Se si tratta di una prima infezione, i sintomi possono migliorare anche nel primo giorno di assunzione di antibiotici. Tuttavia, è bene che il paziente assuma gli antibiotici per tre giorni o una settimana, a seconda della gravità dei sintomi. Infatti, è importante che il trattamento antibiotico sia completato secondo le dosi raccomandate dallo specialista e che l’infezione sia completamente eliminata.