Mia cara amica,
se hai già sofferto di cistite, ti sarai chiesta se metodi naturali come il succo di mirtillo possano servire davvero a qualcosa.
Ebbene, è arrivato il momento di sfatare questo mito!
Nell’articolo di oggi ti spiegherò perché questa bevanda è buona se accompagnata a uno spuntino, ma non servirà per curare la tua infezione.
Buona lettura. 🌸
Molti credono ciecamente nei poteri curativi del succo di mirtillo e sostengono che non solo aiuti a curare le infezioni dolorose della vescica, come la cistite, ma anche a prevenire episodi futuri.
Considerando che la cistite è una delle infezioni batteriche più comuni, alcune donne tengono sempre in frigo una confezione di succo di mirtillo, per ogni evenienza.
Gli uomini, da questo punto di vista, sono più fortunati. Anche loro possono soffrire di infezioni del tratto urinario, ma i casi sono 50 volte meno frequenti rispetto alle donne, probabilmente perché l’uretra maschile è più lunga.
Ma quindi, qual è la verità sul succo di mirtillo?
Il motivo per cui i mirtilli rossi sono ritenuti speciali è che contengono sostanze chiamate proantocianidine (PAC), che si ritiene impediscano ai batteri di aggrapparsi alle pareti della vescica.
Anche i succhi di mela e d’uva, così come il cioccolato fondente, contengono PAC, ma non del tipo giusto.
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Una revisione sistematica di studi pubblicata nel 2012 ha rilevato che i prodotti contenenti mirtillo rosso riducono il rischio di infezione, in particolare nei soggetti con infezioni ripetute e nei pazienti che bevono succo almeno due volte al giorno.
In tal senso, il succo sembra essere più efficace delle compresse contenenti mirtillo rosso, probabilmente perché i principi attivi vengono assorbiti più facilmente.
Inoltre, gli autori dell’analisi hanno notato che il succo ha fatto una differenza maggiore in alcuni esperimenti rispetto ad altri.
Fin qui tutto bene: abbiamo una spiegazione biologica del perché il succo di mirtillo rosso possa prevenire le infezioni e diversi piccoli studi che dimostrano che potrebbe funzionare.
Ma tre mesi dopo…
L’organizzazione non governativa Cochrane Collaboration ha pubblicato un’altra analisi, dopo aver esaminato 24 studi sulla prevenzione delle infezioni del tratto urinario, e le conclusioni sono state diverse.
Tutte le ricerche hanno coinvolto gruppi di persone che hanno assunto una qualche forma di prodotto a base di mirtillo rosso, quindi succo, capsule o estratto, per almeno un mese.
Esaminando le prove, non è chiaro se bere succo di mirtillo sia più efficace del bere più acqua.
Cioè?
Analizzando i risultati, i mirtilli rossi non si sono dimostrati più efficaci dell’acqua, di un placebo o del non fare nulla.
Nell’analisi della Cochrane Collaboration, gli autori concordano con alcuni studi più piccoli che hanno dimostrato certi effetti del mirtillo rosso, come aveva rilevato anche l’analisi precedente, ma quando hanno sommato i risultati dello studio più grande e più recente, la conclusione è stata diversa.
Lo studio in questione ha diviso 319 donne che avevano recentemente sofferto di infezioni alle vie urinarie in due gruppi: la metà ha bevuto succo di mirtillo rosso due volte al giorno per sei mesi; l’altra metà ha ricevuto un succo placebo progettato per avere lo stesso sapore e aspetto di quello di mirtillo rosso; i cartoni in cui erano contenuti i succhi dei due gruppi erano identici.
Il risultato?
Non c’era alcuna differenza.
L’analisi precedente aveva escluso questo test, ma gli autori dell’analisi successiva hanno ritenuto che l’esito fosse abbastanza importante da tenerne conto.
Quindi, che conclusioni possiamo trarre?
È possibile che il succo di mirtillo prevenga le infezioni ma, se lo fa, sembra che l’effetto sia nel migliore dei casi lieve e richieda molto impegno.
Per ridurre in qualche modo il rischio di future infezioni, dovrebbe essere assunto due volte al giorno a tempo indeterminato.
Per diverse persone è molto difficile mettere in pratica questi consigli; l’analisi Cochrane rileva un alto tasso di abbandono, ma si stima che una donna che ha la sfortuna di avere due infezioni all’anno potrebbe ridurle a una volta all’anno.
L’alternativa sono le compresse, ma le prove della loro efficacia sono scarse perché sono stati condotti pochi studi.
Ma che dire dell’esperienza empirica? Perché, allora, alcune donne sono convinte che funzioni e ne testimoniano gli effetti?
Il problema è che, senza uno studio controllato, non è possibile stabilire se la sparizione dei sintomi sia parzialmente attribuibile all’assunzione di mirtillo rosso né se la cistite sia solo provvisoriamente sconfitta.
L’unico trattamento garantito per le infezioni delle vie urinarie è l’antibiotico.
Ma considerato il rischio di una crescente resistenza a quest’ultimo, un trattamento alternativo per queste infezioni quotidiane sarebbe molto gradito.
E se al momento non si può dire che il succo di mirtillo sia la soluzione, noi ne abbiamo un’altra.
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Ricordatelo: non sei sola. ❤️
Ti abbraccio da qui,
Lorenza
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