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Fattori predisponenti della cistite

  1. 6 fattori predisponenti della cistite
  2. Come tenere sotto controllo i fattori predisponenti della cistite?

I fattori predisponenti della cistite sono tutti quegli elementi che pongono le basi per rendere più “semplice” l’arrivo di un episodio di cistite.

Ti do una notizia, infatti: la cistite non arriva per caso.
Scoperta dell’acqua calda? Probabilmente sì!

Ma, sei sicura di conoscere proprio tutto ciò che può nascondersi dietro una cistite (soprattutto quella che non smette di tornare)? Sapresti definire quanto sei esposta al rischio di sviluppare cistite?

Amica, soffermiamoci su ciò che ti può predisporre ad avere la cistite e capiamo insieme su cosa si possa lavorare e cosa, ahimè, va tenuto così com’è!

Ovviamente, se conosci già tutto e hai bisogno di informazioni ancor più approfondite, passa direttamente a parlare con me per sciogliere i tuoi dubbi!

6 fattori predisponenti della cistite

A che serve conoscere i fattori predisponenti della cistite?

Hai presente quando devi affrontare un viaggio verso una destinazione dove non sei mai stata?
La prima cosa che fai è cercare di capire l’itinerario esatto: il percorso migliore e, magari, meno trafficato.

Corretto?

Bene, è un po’ la stessa cosa con i fattori predisponenti della cistite: sono quella mappa che ti permette di decidere la strada migliore perché fili tutto liscio.

Conoscerli è sempre meglio che viaggiare senza sapere bene la direzione e se mai arriverai al punto finale 😉

Ecco i 6 fattori predisponenti della cistite che è importante conoscere:

1 – Fattori intestinali

L’intestino è sempre un grande protagonista quando si parla di salute.

L’intestino è abitato da un insieme di microrganismi (il cosiddetto microbiota) che lavorano per noi: ci aiutano nella digestione dei cibi, producono le vitamine del gruppo B (fondamentali per la nostra salute), hanno enzimi che ci permettono di produrre e metabolizzare gli ormoni e molto altro.

Nel momento in cui si presenta un’alterazione nella salute dell’intestino, possono verificarsi:

  • alterazioni nella velocità del transito (con alternanza di stitichezza e diarrea) e il possibile sviluppo della sindrome dell’intestino irritabile;
  • lo sviluppo di uno stato di infiammazione della parete dell’intestino. L’infiammazione, a sua volta, altera la capacità della parete di lasciar passare al di fuori dell’intestino solo le sostanze nutritive (permeabilità selettiva). Ne consegue che anche i batteri, che normalmente vengono trattenuti all’interno dell’intestino, hanno il via libera verso altri organi del nostro corpo come la vescica (dove possono scatenare, appunto, la cistite).

2 – Fattori vaginali e ormonali

La vagina è la nostra prima barriera di difesa da ospiti indesiderati che provengono dall’esterno.

I batteri e gli altri agenti patogeni presenti nella zona genitale che cercano di colonizzare la nostra vagina sono normalmente contrastati dalle difese dell’ambiente vaginale (lattobacilli) e dal pH acido.

Indovina cosa succede se l’equilibrio delle nostre difese si rompe?
E cosa succede se, per qualche motivo, il nostro pH vaginale non è adatto a difenderci da agenti patogeni?
O ancora, indovina cosa può accadere se siamo in preda ad un’infezione vaginale?

Ebbene sì, questa prima barriera difensiva diventa più debole, e ci rende più vulnerabili al passaggio di batteri verso la vescica.

I cambiamenti nel pH e nell’equilibrio della flora batterica vaginale avvengono anche per opera degli ormoni: quando ci troviamo di fronte a particolari cambiamenti, come la menopausa, che portano una drastica riduzione nel livello degli ormoni (soprattutto estrogeni) diventiamo più suscettibili allo sviluppo di episodi di cistite.

3 – Fattori microbici e biofilm patogeno

Bio…che?

Tranquilla, cercherò di essere chiara e semplice!

Pensa a tanti batteri riuniti insieme su una superficie e coperti da una pellicola che li protegge.
Quella pellicola è un biofilm patogeno.

Cosa c’è di male?

Il biofilm patogeno è causa dell’80% delle infezioni batteriche che si sviluppano nel nostro corpo.

Sia la parete della vescica che la parete vaginale possono essere il terreno fertile per lo sviluppo di biofilm patogeno: pochi batteri possono moltiplicarsi e autoprodurre il biofilm. Il biofilm cresce con il tempo e la popolazione batterica al suo interno diventa sempre più forte.

Nello strato più profondo del biofilm, poi, ci sono alcune cellule cosiddette “quasi dormienti”. Queste cellule si scambiano pezzettini di DNA che contengono informazioni utili a resistere all’azione degli antibiotici (ecco perché questi ultimi possono diventare inefficaci a mano a mano che li si assume).

Il biofilm patogeno può causare infezione negli organi ospitanti (come la vescica) in maniera lenta, con sintomi lievi ma persistenti o cronici.

Un grande problema del biofilm è che finché tutti i batteri sono protetti al suo interno, l’urinocoltura potrebbe rilevare assenza di batteri, nonostante si percepiscano chiari sintomi da cistite.

Il biofilm, inoltre, ospita più tipologie di batteri: ti è mai capitato di guarire dalla cistite causata da un batterio e tornare ad averla poco dopo a causa di un batterio diverso? Ecco spiegato il perché!

4 – Pavimento pelvico contratto

Il pavimento pelvico è l’insieme dei muscoli che circondano la zona pelvica.
Può accadere che questi muscoli presentino una contrazione.

La contrazione può provocare:

  • stitichezza;
  • dolore nei rapporti, dovuto ad una restrizione dell’entrata vaginale.

È proprio questa contrazione il fattore predisponente principale delle cistiti che si presentano 24-48 dopo i rapporti sessuali.

5 – Alimentazione scorretta

Una dieta alimentare ricca di zuccheri in eccesso triplica la possibilità di sviluppare cistite (e anche vaginiti) recidivanti, in particolare se si ha familiarità al diabete.

6 – Anatomia femminile

Lo avrai sentito tante volte: nella donna la vicinanza tra l’ano e l’uretra (il condotto da cui fuoriesce l’urina) e il fatto che l’uretra sia corta (3-5 cm) sono i fattori predisponenti “per eccellenza” della cistite.

Come tenere sotto controllo i fattori predisponenti della cistite?

La parte che più ci interessa: come tenere a bada questi fattori predisponenti ed ostacolare la cistite?

Ecco 5 regole da tenere a mente:

  1.  Attenzione all’intestino: aiutiamo il nostro intestino a mantenere o a ricreare un equilibrio del microbiota con l’aiuto di probiotici specifici.
    Importantissimi sono anche i prebiotici: il nutrimento che alimenta i nostri batteri “buoni”. Un esempio? I cibi ricchi di fibre.
    Se tendi a soffrire di problemi intestinali persistenti, approfondisci con il supporto di un gastroenterologo.
  2. Rilassa il pavimento pelvico, se contratto: con l’aiuto di un’ostetrica o un fisioterapista specializzati in pavimento pelvico potrai valutare lo stato attuale dei tuoi muscoli pelvici. Ti consiglio non sottovalutare questa opzione soprattutto se tendi a soffrire di cistite dopo i rapporti.
  3. Se hai particolari problemi ormonali chiedi aiuto alla ginecologa e prendi in considerazione una terapia specifica per il ripristino del corretto livello di estrogeni.
  4. Mantieni il tuo peso nella norma e riduci il consumo di zuccheri: elimina o limita drasticamente l’uso di zuccheri come il glucosio e il saccarosio. Preferisci il fruttosio, in quantità moderate (un cucchiaino di miele, ad esempio, per dolcificare le tue bevande).
    Se non riesci a rinunciare alla frutta zuccherina o a un dolce, consumali sempre dopo un pasto proteico e mai da soli per evitare i picchi di glicemia.
  5. Agisci sui biofilm patogeni con l’uso di di n-acetilcisteina, ingrediente in grado di scioglierlo.

Non impazzire: non è detto che tu debba stare attenta ad ogni minimo dettaglio o che tutti i fattori predisponenti della cistite siano presenti nel tuo caso specifico!

Se vuoi capire meglio quali fattori possano essere un elemento di pericolo nel TUO caso, raccontami meglio la tua esperienza con la cistite 😊

Ti abbraccio,

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