Il dolore pelvico cronico è una condizione che colpisce almeno una donna su sei, ma spesso rimane incompreso, sottovalutato o diagnosticato in ritardo. Questo dolore, persistente nel tempo e localizzato nella parte bassa dell’addome, può avere origini molto diverse — dalla vulvodinia all’endometriosi, passando per la sindrome della vescica dolorosa e l’ipertono del pavimento pelvico.
Per fare chiarezza su cosa significhi convivere con il dolore genitale o pelvico, quali siano le cause più frequenti e come affrontare un percorso di diagnosi e cura, abbiamo intervistato la dottoressa Valentina Pontello, ginecologa impegnata nella divulgazione sui temi del dolore femminile, della medicina di genere e della parità di accesso alla salute.
Con lei parliamo di riconoscimento medico, approccio multidisciplinare e di come sia possibile tornare a una buona qualità di vita anche convivendo con una condizione cronica.
Buona lettura!
Il dolore pelvico cronico è una condizione caratterizzata da dolore persistente nella parte bassa dell’addome, che dura da almeno sei mesi.
Non si tratta di un semplice fastidio passeggero, ma di un dolore che interferisce con la qualità della vita e può avere numerose cause, spesso difficili da individuare con precisione.
Le cause più comuni di dolore pelvico cronico nella donna includono:
Molto spesso, queste condizioni si sovrappongono tra loro, rendendo il quadro clinico complesso e difficile da interpretare. Proprio per questo motivo, il dolore pelvico cronico richiede un’attenzione particolare e una valutazione globale della paziente.
Il dolore pelvico cronico colpisce almeno una donna su sei, ma è probabile che questo dato sia sottostimato.
La ragione? Molte delle patologie associate, come la vulvodinia o l’endometriosi, sono ancora sottodiagnosticate. Basti pensare che il ritardo diagnostico medio è di circa 5 anni per la vulvodinia e addirittura 10 anni per l’endometriosi.
I campanelli d’allarme da non trascurare sono:
La prima cosa fondamentale è rivolgersi a un professionista specializzato in base ai sintomi prevalenti:
Poiché il dolore pelvico cronico ha spesso cause multifattoriali, il percorso diagnostico e terapeutico richiede un approccio multidisciplinare:
Va ricordato inoltre che il dolore pelvico cronico non è esclusivamente femminile, anche se è molto più diffuso tra le donne. Ha ripercussioni importanti sulla sfera sociale, lavorativa e relazionale, motivo per cui molte attiviste richiedono maggiore riconoscimento e tutela per chi ne soffre.
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