Palmitoiletanolamide (PEA): un alleato naturale nella gestione del dolore cronico vulvare e pelvico​

Cos'è la PEA e come può essere impiegata nel trattamento del dolore cronico a livello pelvico-genitale.

  1. Cos’è il dolore cronico vulvare e/o pelvico?
  2. Cos’è la Palmitoiletanolamide (PEA)?
  3. Come agisce la PEA nel nostro organismo?
  4. Benefici della PEA nelle patologie uro-genitali femminili
  5. Modalità di assunzione e dosaggio della PEA
  6. Sicurezza ed effetti collaterali della PEA

Cara Amica,

Oggi desidero approfondire con te il tema della Palmitoiletanolamide (PEA), una molecola che sta emergendo come un valido supporto nella gestione del dolore cronico vulvare e pelvico. Se convivi con condizioni come vulvodinia, cistite interstiziale o endometriosi, questo articolo potrebbe rivelarsi particolarmente utile.

Prima di tutto, però, voglio spiegarti perché e quando il dolore può considerarsi cronico.

Cos’è il dolore cronico vulvare e/o pelvico?

Mentre il dolore acuto (quello che arriva all’improvviso) è un campanello d’allarme utile per capire che qualcosa non va, il dolore cronico, soprattutto se neuropatico, è esso stesso una “patologia”.

Il dolore è considerato cronico quando persiste per un periodo superiore ai 3 mesi. In ambito ginecologico, il dolore cronico si manifesta, ad esempio, in caso di:

  • Vulvodinia: È un dolore cronico sui genitali femminili esterni (area vulvare). Può essere continuo, intermittente, spontaneo o provocato da uno stimolo tattile, e può provocare dolore ai rapporti (dispareunia). Circa il 15% delle donne soffre di dolore vulvare cronico nel corso della vita, con incidenza maggiore tra i 18-25 anni.
  • Vestibolodinia: Una forma di vulvodinia che interessa, nello specifico, il vestibolo vaginale (l’ingresso della vagina).
  • Dolore pelvico cronico: Un dolore persistente localizzato nella zona pelvica che può derivare da cause ginecologiche, neurologiche o muscolari e spesso coesiste con altre patologie.

Al dolore vulvare e/o pelvico cronico possono accompagnarsi altre condizioni come infezioni vulvovaginali o urinarie ricorrenti, sindrome della vescica dolorosa, endometriosi, colon irritabile, fibromialgia e disturbi psicosessuali (calo del desiderio o evitamento sessuale).
Studi clinici hanno evidenziato l’efficacia della PEA nel ridurre il dolore associato a queste condizioni. Ad esempio, in uno studio sulla vulvodinia, l’assunzione di PEA ha portato a una significativa riduzione del dolore e a un miglioramento persistente della qualità della vita delle pazienti.

Cos’è la Palmitoiletanolamide (PEA)?

La PEA è una sostanza lipidica prodotta naturalmente dal nostro organismo e presente in alimenti come tuorli d’uovo, arachidi e soia. Chimicamente, è un’amide di un acido grasso. La sua scoperta risale agli anni ’50, ma è solo negli ultimi decenni che la ricerca scientifica ha iniziato a svelarne le potenzialità terapeutiche, in particolare nel campo dell’infiammazione e del dolore.

Come agisce la PEA nel nostro organismo?

La PEA svolge diverse funzioni biologiche attraverso meccanismi complessi:

  • Modulazione dell’infiammazione: La PEA agisce andando a legarsi ai recettori implicati nel controllo dei processi infiammatori e neuro protettivi, dando così un effetto antinfiammatorio e antidolorifico, oltre a regolare i meccanismi alla base del prurito.
    Questo porta a una riduzione della produzione di citochine pro-infiammatorie, contribuendo a calmare le aree infiammate.
  • Inibizione dei mastociti: I mastociti sono cellule del sistema immunitario che quando attivate in eccesso, provocano il rilascio di mediatori infiammatori che causano dolore e infiammazione. La PEA è in grado di modulare l’attività di queste cellule, riducendo il rilascio di tali mediatori e, di conseguenza, il dolore associato.
  • Interazione con il sistema endocannabinoide: La PEA può aumentare i livelli di anandamide, un endocannabinoide che contribuisce alla modulazione del dolore e dell’infiammazione.

Benefici della PEA nelle patologie uro-genitali femminili

Partiamo da una premessa: nelle condizioni di dolore pelvico e/o vulvare cronico, spesso associate a patologie tra cui cistiti, disturbi intestinali e ano-rettali, i mastociti giocano un ruolo fondamentale.

Il mastocita è il direttore d’orchestra di tutta la risposta infiammatoria all’origine del dolore. Attiva la risposta dolorifica e modula l’evoluzione dal dolore tipico dell’infiammazione acuta a quello neuropatico, tipico dell’infiammazione cronica, ma anche della sregolazione del sistema del dolore. Quando è presente dolore pelvico e/o vulvare cronico, significa che i mastociti sono diventati ipersensibili e iper-attivi, tanto da favorire il rilascio di un eccesso di mediatori chimici che generano infiammazione e dolore nei tessuti.

Ecco che la PEA può esserci d’aiuto.
La PEA agisce regolando l’iper-attività di questi mastociti, così da offrire un possibile sollievo dal dolore cronico.
Uno studio clinico sui benefici della PEA nelle patologie uro-genitali femminili, ha coinvolto 287 pazienti affette da dolore pelvico cronico localizzato a livello vulvo-vestibolare, di cui il 32% presentava anche cistite interstiziale.

Le pazienti sono state trattate con PEA per via orale, associata a elettrostimolazione vaginale. Dopo 40 giorni di terapia, l’85% delle partecipanti ha riportato una significativa riduzione del bruciore e del dolore vulvo-vaginale, oltre a un miglioramento dei sintomi legati all’infiammazione vescicale, come disuria e pollachiuria, cioè dolore alla minzione e frequenza minzionale.

La cosa sorprendente è che nessuna paziente ha riportato effetti collaterali e i benefici si sono mantenuti anche nei check-up a due mesi.

Modalità di assunzione e dosaggio della PEA

La PEA è disponibile in diverse formulazioni.

  • Orale: compresse o capsule da assumere per via orale;
  • Topica: creme o gel da applicare direttamente sulle zone doloranti.​

Il dosaggio varia in base alla gravità dei sintomi e alla risposta individuale. Generalmente, si consiglia una dose di 600 mg al giorno, suddivisa in due o tre somministrazioni, che può essere aumentata sotto controllo medico.

Sicurezza ed effetti collaterali della PEA

La PEA è generalmente ben tollerata e non sono stati riportati effetti collaterali significativi. Ovviamente è sempre consigliabile consultare uno specialista o il proprio medico di fiducia prima di iniziare qualsiasi integrazione, in special modo se si assumono già altri farmaci per altre patologie presenti o se il quadro clinico generale richiede particolare attenzione.

Considerazioni finali

La Palmitoiletanolamide (PEA) rappresenta una promettente opzione terapeutica naturale nella gestione del dolore cronico vulvare e pelvico. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, può offrire sollievo a molte donne affette da queste condizioni e senza dover pagare il prezzo degli effetti collaterali tipici degli antinfiammatori e antidolorifici e di altri farmaci spesso impiegati in queste patologie algiche (dolorose).

Spero che queste informazioni ti siano state utili e che ti abbiano fornito una nuova prospettiva sulla gestione del dolore cronico. Se hai domande o desideri condividere la tua esperienza, non esitare a contattarci qui.

Un abbraccio forte,

Lorenza

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