Cara Amica,
oggi voglio parlarti dei diversi motivi che possono portare alla presenza di sangue nelle urine quando vai in bagno e mi soffermerò su quello più comune. So bene che vedere il colore rosso può creare ansia, ma è importante capire che le ragioni possono essere molteplici e non sempre gravi.
Tra i fattori più comuni ci sono le infezioni delle vie urinarie, che possono provocare cistiti anche molto forti.
In questi casi, il D-mannosio si rivela un valido alleato.
Ci sono però anche altre spiegazioni meno diffuse, se vuoi più preoccupanti, come l’ingrossamento della prostata negli uomini o le cisti renali solo per farti ora due esempi. Se hai appena notato un colore rossastro dopo aver fatto pipì, non farti prendere dal panico: potrebbe semplicemente trattarsi di una cistite che è tornata a farti visita.
Tuttavia, è importante conoscere anche le altre possibili ragioni. Per cui ora, mettiti comoda e iniziamo ad esplorare insieme.
Capita a volte di notare del sangue nelle urine e, anche se può sembrare allarmante, è importante sapere e ricordare, senza farsi prendere dall’ansia (cosa complessa, lo sappiamo, ma occorre mantenere la calma 😊), che ci sono molteplici motivi possibili, alcuni dei quali non gravi 😌.
Le ragioni più comuni e diffuse variano in base all’età della persona e al sesso, ma in generale includono:
L’infiammazione alla vescica è sicuramente una delle cause più comuni di sangue nelle vie urinarie, sia per le donne che per gli uomini. Tra le altre motivazioni, meritano di essere menzionate i calcoli renali, noti per i dolori molto intensi che possono provocare. Questi piccoli aggregati minerali si formano nei reni e possono causare ematuria (sangue nelle urine) durante il loro passaggio attraverso l’uretra, irritando e danneggiando i tessuti lungo il percorso.
Oltre a queste cause comuni, anche i microtraumi, derivanti da un’attività fisica intensa o da un incidente, possono essere una spiegazione frequente dell’arrossamento della pipì.
Tra le spiegazioni meno comuni e decisamente più allarmanti troviamo il cancro dei reni, della vescica o della prostata, l’ingrossamento non canceroso di quest’ultima (iperplasia prostatica benigna), i disturbi dei piccoli vasi sanguigni (disturbi glomerulari) e le cisti dei reni (malattia renale policistica), le cicatrici occlusive (strozzature) o altre anomalie degli ureteri. Queste condizioni, sebbene meno frequenti, richiedono attenzione medica immediata e specifica.
È molto importante non trascurare nessun sintomo e consultare un medico entro un massimo di due giorni dal momento in cui si nota la presenza di sangue nelle urine. Se, oltre a questo, sono presenti dolori forti e intensi, ovviamente non aspettare 48 ore e contatta subito il dottore per ottenere una diagnosi precisa e tempestiva.
Eviterai così complicazioni più serie.
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Se hai notato del sangue nella pipì, probabilmente si tratta di cistite: soprattutto se hai già sofferto di questo disturbo in passato, potrebbe arrivare a ritrovarti con una recidiva.
La cistite è un’infiammazione della vescica, che ha diverse cause, molto comune tra le donne, che può portare alla presenza di sangue nelle urine e chi la conosce bene può dirti senza remore che spesso si ripresenta quando meno l’aspettiamo.
Secondo numerosi studi medici, la cistite è tra le principali cause di ematuria nelle donne. I batteri, il più diffuso è l’Escherichia coli, si attaccano alla parete della vescica causando infiammazione e, in alcuni casi, piccoli sanguinamenti.
Questa infiammazione è accompagnata da altri sintomi comuni e diffusi: il bruciore che si sente durante la minzione, il bisogno frequente di andare al bagno e il dolore al basso ventre. Ecco, se il tuo organismo ti sta dando tutti questi segnali, probabilmente sei davanti a questo fastidioso problema. Il D-mannosio per cistite in questo caso può essere un valido alleato per darti sollievo nella fase più acuta e aiutare il tuo organismo che sta iniziando a combattere nelle prime fasi dell’infiammazione.
Spiace dire che talvolta, quando i sintomi sono ingestibili, può diventare imprescindibile un trattamento con antibiotici prescritti dal medico 🤓 per eliminare l’infezione batterica che potrebbe aver causato l’infiammazione. Questo però non significa fare a meno di integratori alimentari come il Dimann Flogo, a base di acetilcisteina, bromelina e apolattoferrina: tutti ingredienti particolarmente utili nella fase acuta della cistite.
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Per evitare di incappare nell’ennesimo episodio di cistite, ti suggeriamo di adottare piccoli accorgimenti nella quotidianità: gesti di buon senso che possono fare una grande differenza per il nostro benessere. Ad esempio, bere molta acqua può aiutare a diluire l’urina e ridurre l’irritazione, facilitando l’eliminazione dei batteri dalla vescica.
Un altro passo importante per prevenire la cistite e alleviarne i sintomi è evitare cibi e bevande che possono irritare la vescica, come caffè, alcol e cibi piccanti. In alcuni casi, può essere utile prendere integratori o probiotici a base di fermenti lattici, che supportano il riequilibrio della flora batterica intestinale e vaginale.
Questi integratori aiutano a contrastare i batteri nocivi e a ridurre i sintomi della cistite, della candida e delle infezioni batteriche vaginali.
Ancora una volta spero di esserti stata utile e di supporto, se dovessi avere bisogno puoi contattarci e qualora avessi bisogno di maggiori approfondimenti ti invito a consultare questa pagina dedicata alla raccolta delle domande e risposte più frequenti.
Un abbraccio.
Lorenza
Quali sono le cause comuni del sangue nelle urine?
Le cause comuni del sangue nelle urine includono infezioni delle vie urinarie, infezioni della prostata, calcoli delle vie urinarie e difetti congeniti del rene e delle vie urinarie.
Perché la cistite può causare sangue nelle urine?
La cistite è un’infiammazione della vescica spesso causata da infezioni batteriche, che può portare alla presenza di sangue nelle urine a causa dell’irritazione e infiammazione della parete vescicale.
Cosa fare se si nota del sangue nelle urine?
È importante consultare un medico entro due giorni dal momento in cui si nota la presenza di sangue nelle urine per evitare complicazioni più serie, specialmente se accompagnato da dolore intenso.